Get Microtik Switch Ip Address from a script

I’ve spent a couple of hours searching for the right way to grab the IP address of my Microtik switch directly from a script (in Mikrotik scripting language) without success.

The big problem is that the system Ip address of a switch is bound to a specific interface and it could be any ethernet port (from ether1 to etherN) or also the bridge.

Here it is! This is a small script to find (and save in a local variable) the IP address of the switch finding it through every available interface. I find it very useful to print the IP address of the switch in the email.

:local ip
:local iAdd [:toarray [/ip address find where interface~"ether" || interface~"bridge"]]

:foreach i in=$iAdd do={
:set ip[/ip address get $i address]
:set ip[:pick $ip 0 ([:len $ip]-3) ];
:log info "Current IP for interface $i is $ip"
}

 

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Il pec-cato della Polizia locale di Milano

Niente PEC!

Ehee signori… come direbbe Giuseppe Cruciani: – qui non si scherza!

Ho da poco scoperto che la Polizia locale di Milano (ehi… non sto parlando di Paesellosperdutoinitalia… ma di: “Milano”) non ha la PEC!

…ed è tutto vero, ho fatto le ricerche del caso, chiamato gli uffici competenti (quelli il cui numero di telefono… funziona) e sembra proprio essere così. Nemmeno sul sito del Comune di Milano che ho esplorato attentamente, riesco a trovare uno straccio di indirizzo PEC per la Polizia locale. Incredibile? Di sicuro: paradossale, dato che di metodi per il pagamento delle infrazioni ne elencano almeno una decina…

Per chi non sapesse cos’è la PEC, trattasi della Posta Elettronica Certificata. Una sorta di email che da qualche anno può (diciamo “dovrebbe”) sostituire in tutto e per tutto le raccomandate utilizzate per lo scambio di informazioni con la Pubblica Amministrazione.

Allora la butto lì con una bella provocazione all’italiana… (e se qualche avvocato volesse darmi un parere così… alla buona, è il benvenuto) :

Dato l’Art 11 comma 1 e 5 del Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 che recita:

5. Al fine di rendere effettivi i principi di trasparenza, le pubbliche amministrazioni provvedono a dare attuazione agli adempimenti relativi alla posta elettronica certificata di cui all’articolo 6, comma 1, del decreto legislativo del 7 marzo 2005, n. 82, agli articoli 16, comma 8, e 16-bis, comma 6, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, e di cui all’articolo 34, comma 1, della legge 18 giugno 2009, n. 69.

e di conseguenza gli Articoli 3, 4 e 6 del Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 che recitano:

Art. 3.
Diritto all’uso delle tecnologie

1. I cittadini e le imprese hanno diritto a richiedere ed ottenere l’uso delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni con le pubbliche amministrazioni centrali e con i gestori di pubblici servizi statali nei limiti di quanto previsto nel presente codice.

Art. 4.
Partecipazione al procedimento amministrativo informatico

1. La partecipazione al procedimento amministrativo e il diritto di accesso ai documenti amministrativi sono esercitabili mediante l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione secondo quanto disposto dagli articoli 59 e 60 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.

2. Ogni atto e documento può essere trasmesso alle pubbliche amministrazioni con l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione se formato ed inviato nel rispetto della vigente normativa.

Art. 6.
Utilizzo della posta elettronica certificata

1. Le pubbliche amministrazioni centrali utilizzano la posta elettronica certificata, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005, n. 68, per ogni scambio di documenti e informazioni con i soggetti interessati che ne fanno richiesta e che hanno preventivamente dichiarato il proprio indirizzo di posta elettronica certificata.

2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano anche alle pubbliche amministrazioni regionali e locali salvo che non sia diversamente stabilito.

Considearata la sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Basilicata di  n. 478 dello scorso 23 settembre 2011 e della quale si trova menzione qui:

http://www.lagazzettadeglientilocali.it/pf/testo-news/18565/Le-pa-hanno-l-obbligo-di-pubblicare-un-indirizzo-Pec-sul-proprio-sito

considerato tutto dicevo, e considerato anche che la Polizia locale di Milano mi richiede a causa di una multa l’invio dei dati del conducente per la decurtazione dei punti:

La dichiarazione (allegata al verbale) deve essere firmata in originale, compilata in ogni sua parte e restituita (con consegna a mano o con lettera raccomandata) alla Polizia Locale di Milano – Servizio Procedure Sanzionatorie e Traffico – via Friuli n. 30 – 20135 Milano, entro 60 giorni dalla notifica.

ma a sua volta non mi fornisce un mezzo digitale per inviare questi dati se non il recarmi in posta di buon mattino a fare una raccomandata con conseguente perdita di tempo, permessi lavorativi  e denaro, forse… e dico, forse…

se non comunicassi i dati del conducente e la polizia locale di conseguenza applicasse la sansione di cui all’Art 126-bis comma 2 del C.d.S, potrei impugnare questa sanzione davanti ad un giudice e “forse” potrei anche aver ragione?

Siamo in Italia gente, tra un giorno inauguriamo l’Expo 2015 a Milano e la Polizia locale di Milano non ha la PEC. L’ufficio “nonsoconchihoparlato” che risponde al numero 02.0202 l’ha confermato. Alla mia risposta: – “ma non è possibile! Esiste una direttiva ministeriale che obbliga le PA ad avere una pec!” – il solerte impiegato mi ha fornito la pec “GENERALE”… la madre di tutte le pec di Milano:

In esclusiva per voi: protocollo@postacert.comune.milano.it

Io da italiano ribelle quale sono, invierò ugualmente il documento con i dati del conducente alla PEC del “protocollo” chiedendo di farlo pervenire alla Polizia locale di Milano che sembra esserne sprovvista.
Vi terrò aggiornati sull’esito!

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Street marketing

While driving on a mountain road in Sardinia with my family I wanted to stop for two minutes to look at the view … The location was enough strategic to take a picture of the sea and the coast of Badesi…
At that moment I saw that note … attached to the guard-rail. Congratulations! Anybody has stuck it, reached the ideal target for that advertising: a tourist who came down from the mountain and maybe… hungry! We didn’t go to “da Paolino” but I found very interested the post location!


Mentre percorrevo una stradina di montagna in Sardegna con la mia famiglia ho voluto fermarmi due minuti a guardare il panorama… La posizione era abbastanza strategica per fare una foto e vedere dall’alto la costa di Badesi e dintorni…
Poi ho visto quel biglietto… attaccato al guard-rail, impossibile non notarlo e non leggerlo. Complimenti dunque a chi ha attaccato l’adesivo perché ha raggiunto il target ideale per la sua pubblicità: un turista che scendeva dalla montagna e magari… pure affamato! Non siamo andati “da Paolino” ma mi è piaciuto il posto dell’adesivo !

20130626-152203.jpg

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WFC for System Center 2012 Application web catalog

Dopo aver installato tutto regolarmente l’applicazione client Software Center non riesce a connettersi correttamente al catalogo delle applicazioni via web?
Avete controllato i log e siete giunti ad un errore in WFC…
Avete ricontrollato e sembra tutto correttamente installato e funzionante ?

Ma wfc sta funzionando ? Leggete questo post:
http://3water.wordpress.com/2012/09/05/host-wcf-in-iis8-windows-server-2012

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SqlServer 2012 – Cannot access the specified path or file on the server

Avete ricevuto l’errore riportato sotto e siete in un ambiente cluster ?
Avete modificato i dischi o tolto e rimesso delle risorse al servizio cluster MsSql ?

TITLE: Locate Database FilesSVDB2012S0

M:\MSSQL11.MSSQLFF\MSSQL\Backup
Cannot access the specified path or file on the server. Verify that you have the necessary security privileges and that the path or file exists. If you know that the service account can access a specific file, type in the full path for the file in the File Name control in the Locate dialog box.

Or

System.Data.SqlClient.SqlError: Cannot use file for clustered server. Only formatted files on which the cluster resource of the server has a dependency can be used. Either the disk resource containing the file is not present in the cluster group or the cluster resource of the Sql Server does not have a dependency on it. (Microsoft.SqlServer.SmoExtended)

Soluzione:

Il problema potrebbero essere le dipendenze. Se guardate nelle risorse del servizio in cluster di SqlServer, vedrete le varie risorse: Server, Network, Storage e SQL Server e SQL Server Agent. Bene, l’errore nel mio caso era scatenato dal fatto che il servizio SQL Server partiva prima dello storage e quindi non riusciva ad accedervi poichè non lo vedeva come una risorsa disponibile. Poco importa se partiva un millisecondo dopo e se il sistema operativo host poteva accederci…

Per sistemare il problema dovete cliccare con il tasto dx sul servizio SQL Server e impostare le Dependency aggiungendo i due dischi dello storage.
In questo modo, quando farete partire il cluster di SQLServer, lui farà partire prima i dischi dello storage e poi il servizio SQL Server che, questa volta, troverà correttamente la disponibilità della risorsa e tutto funzionerà correttamente !

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ActiveDirectory: Update ExtensionAttribute with PowerShell

Updating ExtensionAttribute with a single command and with ActiveRoles Management Shell for Active Directory… it’s very easy:

Example:
Get-QADUser -SearchRoot ‘OU=Unit,DC=Domain’ -objectAttributes @{extensionAttribute1=”value”} | Set-QADUser -objectAttributes @{extensionAttribute2=”newvalue”}

Only users with email:

Get-QADUser -SearchRoot ‘OU=Unit,DC=Domain’ -objectAttributes @{extensionAttribute1=”value”} -LdapFilter ‘(mail=*)’ | Set-QADUser -objectAttributes @{extensionAttribute2=”newvalue”}

 

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